
Quaderni Continentali
TESSERE DI UN MOSAICO, MAI IDENTICHE, UNITE DAL TESSUTO CREATO DALLE AFFINITA’ CULTURALI E STORICHE
Vieni e raccontalo è l’adagio di chi chiede di capire le fondamenta delle cose.
Per questo le migliaia di chilometri percorse nella costruzione di questo Nuovo Atlante Europeo sono stati la condizione necessaria per Manuel Cicchetti per nutrire il suo sguardo di strade, di case, di persone e di servizi, di profumi, odori, di atmosfere.
Tutto quello che una mappa, anche quelle in 3d, non potranno mai restituire. Se per gli antichi cretesi Europa era tutto quello che stava a Nord del Mediterraneo, non possiamo dimenticare che troppo spesso dire Europa ha significato pensare a infrastrutture ed economia.
In realtà, quella che noi viviamo come Europa ha 738 milioni di abitanti e un’identità che ci pare un poliedro multi-faccia. Ma è davvero e solo così?
Il progetto Quaderni Continentali abolisce i confini e viaggia per latitudini e longitudini. Un viaggio lungo che rifugge le architetture delle cattedrali, per visitare le strade, o i dettagli di una quotidianità che ci danno un chiaro, forte messaggio. O forse anche più di uno.
L’Europa esiste, quasi a dispetto delle gelosie e delle spinte degli Stati nazione. Più che un ‘sentire europeo’ nel lavoro fotografico dell’Autore si percepisce immediatamente come le linee e le architetture, gli spazi e le geometrie – pur nella diversità – costituiscono un percorso omogeneo.
Esiste quindi un’identità, nonostante non esista una lingua comune. Radici sì, ma ormai assorbite. Stratificazioni di segni e linee, che portano in sé tutto il carico riconoscibile della matrice culturale e dei rapporti architettonici, mutano insieme alla bussola di Cicchetti, che esplora Nord e Sud, Est e Ovest e trova negli spicchi e nelle fasce della mappa visioni che confermano, anche all’occhio di chi viaggia nel suo lavoro, questa identità diffusa.
La notizia, allora, è che nonostante la quotidianità della geopolitica e dell’economia, nonostante le ritrosie nazionali e l’incapacità di fornire piattaforme di informazione, discussione e di dialogo unite a livello continentale, l’Europa c’è. Nelle radici che continuano a riprodurre un habitat fortemente caratterizzato e connotato dalla storia di queste terre.
Un’esplorazione in ciò che ci appare come noto, ma che mette a nudo quanti ponti siano stati costruiti dentro l’inconsapevolezza.
Di tanti, troppi cittadini che possono ora riflettere, grazie al Nuovo Atlante, su un lascito che si perpetua in maniera naturale, perché si abbevera a una fonte condivisa.
La mappa di Manuel Cicchetti si sviluppa tra il 35° ed il 75° parallelo ed è composta da oltre 100 scatti, interrogando la sua sensibilità e lo sguardo autoriale, rifuggendo i topoi della turistificazione di massa, che annebbia le nostre percezioni.
Un lavoro di indagine e racconto, che porta a meravigliarci di come sia facile smontare il luogo comune. E che, alla fine, ci indica gli strati più profondi della nostra storia